lunedì 4 gennaio 2016

La ragazza sbranata col gatto sbranato (VALAISTUS SPIN-OFF)



CLAUDEL

Erano passate alcune ore da quando era iniziato il ting.
Claudel odiava i ting, di solito.
Gli uomini erano riuniti in un campo, aveva pensato che avvicinandosi avrebbe potuto udire qualcosa. Ma non c’era stato verso.
Le urla, le risa e le imprecazioni si fondevano, insieme agli abbai dei cani, in un caos imprecisato di suoni.
- Allora? - chiese a sua sorella quando la vide avvicinarsi - Si sa qualcosa? -
Kiara smontò da cavallo con aria soddisfatta.
- Hanno eletto nostro padre - disse, carezzando la grossa testa di Kira, la sua mastiff.
- Davvero?? - chiese Claudel - Quindi è lui il nuovo capo? -
- Eh si! - rispose lei, rimontando a cavallo.
Claudel corse fino alla sua tenda.
Non era mai stata così felice.
Ora che suo padre era il capo, non avrebbe mai più dovuto avere paura degli altri. Nessuno le avrebbe più detto niente né l’avrebbe più infastidita.
Anche se era meno forte delle altre ragazze.
Anche se era una nata male.

Spalancò la tenda e vi si precipitò dentro.
Non pensava di trovare suo padre né i suoi fratelli maschi, che dovevano essere ancora al ting. Ma immaginava di trovare sua madre e le sue sorelle che, come tutte le altre donne, non prendevano parte alle assemblee.
Invece, una volta entrata, si trovò faccia a faccia con un uomo.
- Chi sei tu? - le chiese lui.
Aveva un cane, ma a Claudel non sembrava di averlo mai visto.
Inoltre, gli uomini con i rispettivi cani avrebbero dovuto trovarsi ancora tutti al ting.
- Questa è la mia tenda. - gli rispose, cercando di ricordarsi che nessuno le avrebbe più fatto niente - Chi sei tu, piuttosto! -
- Ah, - disse l’uomo.
Lui sapeva chi era lei.
La squadrò da capo a piedi con supponenza.
- Sei la nata male di Mikaere - concluse.
Claudel rimase zitta.
- Sono Diablo delle Terre di Nessuno, - aggiunse - e lui è Raul - .
Diablo delle Terre di Nessuno? Claudel sapeva chi fosse Diablo delle Terre di Nessuno.
Suo padre non faceva che vantarsi del fatto che, a comando dei Bastardi delle Terre di Nessuno, ci fosse un mezzo uomo proveniente dalle montagne: neanche fosse stato merito suo.
- È un piacere conoscerti - gli disse Claudel.
- Claudel -.
Sentì chiamarsi alle spalle.
Era suo padre, di ritorno dall’assemblea insieme ai suoi fratelli e ai suoi zii.
- Diablo, - aggiunse lui - ce l’hai fatta ad arrivare, cazzo! -.
- Ho appena saputo della tua elezione. - disse Diablo - Congratulazioni -.
- Ah ah - rispose lui.
Claudel lo aiutò a sfilarsi la cinta su cui era appesa l’ascia.
- Quindi? - chiese suo padre a Diablo.
Lui la squadrò, ancora una volta.
- Si può fare - disse.
- Bene, cazzo! - esclamò suo padre.
La afferrò per le spalle e la costrinse a voltarsi verso Diablo.
- Claudel, ti presento il tuo sposo! -

Sposo...Sposo??
- Sposo?? - chiese.
Certo! - rispose enfatico il padre.
- Sei contenta? - le chiese Diablo, con un sorrisetto che a Claudel non piacque affatto.
- Ma certo che è contenta, cazzo! - esclamò di nuovo suo padre, continuando a scuoterla per le spalle - Non la vedi? -
Non sapeva quale espressione dovesse avere in quel momento il suo viso, ma era sicura di non mostrare niente che potesse somigliare, neanche lontanamente, alla contentezza.
- L’alternativa sarebbe stata andare in sposa a qualche popolano senza cane - sentì dire.
Non si era accorta che anche Kiara era rientrata insieme agli altri.
- Padre... - disse, cercando inutilmente di divincolarsi dalla stretta morsa delle sue mani - posso parlarti un attimo? -
Il padre grugnì qualcosa, poi la spintonò fuori.
- Non ti sta bene neanche questo, cazzo? - le chiese.
- Non ti capiterà un’altra occasione del genere - aggiunse Kiara, che li aveva seguiti.
- Non... lui... - balbettò.
- Lui è il capo dei Bastardi - la interruppe Kiara - ed è, per metà, uno di noi. Cosa vuoi di più? Pensavi forse di poter sposare il re di Bernerfax? -
Suo padre sembrò trovare quell'osservazione estremamente divertente.
- Re Seginus di questo cazzo?!?! - urlò sarcasticamente - Piuttosto ti davo in sposa ad una donna! - Ed eruppe in una risata sguaiata.
Claudel non si stava divertendo per niente.
- Se ti do in sposa ad uno del popolo non ottengo niente in cambio - disse suo padre, riprendendo un tono severo - Diablo, questa biondina, è il capo dei Bastardi, cazzo! -
- È il capo dei Bastardi, ho capito. - disse Claudel - Ma perché mai il capo dei Bastardi dovrebbe voler sposare una nata male? -
- Cosa cazzo dovrebbe importargli?! - chiese suo padre - E’ un bastardo anche lui, eh! -
- Ma è il capo! - esclamò Claudel - Avrà anche lui intenzione di portare avanti una sua dinastia... o no?!?! -
Suo padre e Kiara risero talmente forte da farsi udire da Diablo fin dentro la tenda: Claudel ne era sicura.
- La dinastia dei bastardi, cazzo! - rise con sprezzo suo padre.
- Se vuole portare avanti la dinastia, - le disse Kiara - gli basta accoppiarsi con una, tra le loro donne, che abbia una cagna. Sono bastardi, Claudel, non so se hai presente. Non hanno problemi di vincoli matrimoniali o di linee di sangue -.
- Quindi dovrebbe... sposarsi con me, ma figliare con un’altra? - chiese, sperando di non aver capito bene.
- Un’altra, altre due, altre tre... non è una cosa che deve interessarti - rispose Kiara.
Claudel la odiava. Parlava sempre come se fosse l’unica a sapere le cose, come se fosse superiore, come se fosse un uomo.
- Sei contenta, vero? - le chiese Claudel - Sei contenta che finalmente mi ti levo da davanti? -
- Figurati, sai quanto me ne frega! - rispose lei con supponenza - Per quello che vali... -
- Sei una stronza! - le urlò Claudel.
Kiara si avventò su di lei e l'acchiappò per i capelli.
Prima che Claudel potesse anche solo rendersene conto, suo padre, con quelle sue mani enormi, le aveva afferrate entrambe per le rispettive teste, che sbatté violentemente una contro l’altra; poi le spinse via, allontanandole una dall’altra.
Claudel cadde e si portò subito una mano alla fronte: si accorse che le usciva il sangue.
- Ve le spacco queste teste di cazzo, se non la fate finita! - sbraitò.
- Padre, ma lei... - provò ad argomentare Kiara.
- Chiudi quella bocca di merda! - la interruppe; poi si rivolse all’altra figlia - Tu sposerai Diablo, che ti piaccia o no. E adesso levatevi dalle palle. Non voglio più vedervi fino a domani, cazzo! -

Era il tramonto e Claudel non sapeva dove andare.
Il sangue si era fermato, ma le faceva ancora male nel punto in cui la sua testa aveva picchiato contro quella di sua sorella.
Probabilmente Diablo si sarebbe fermato solo per i giorni necessari a riposarsi, per poi rimettersi in viaggio verso le Terre di Nessuno, portandola con sé.
Doveva essere contenta, forse.
Infondo, per la prima volta, aveva la possibilità di rendersi utile alla sua famiglia.
La sua famiglia.
Si mise a sedere su un tronco e si specchiò nel torrente.
Non sembrava proprio una di loro.
Sentì un rumore e si voltò di scatto.
Un gatto si stava arrampicando sul suo tronco, ma si era fermato nel momento in cui lei si era voltata a guardarlo.
Allungò un braccio verso di lui.
- Vieni qui, - gli disse - non ti faccio niente - .
Il gatto rimase fermo a fissarla; si gonfiò, rizzò il pelo e inarcò la schiena, tenendo la coda in posizione verticale: forse stava per attaccarla.
Anche Kira e gli altri cani della sua famiglia facevano spesso una cosa del genere, prima di aggredirsi uno con l’altro.
Ritrasse il braccio spaventata, e il gatto lentamente abbassò la coda.
L’hai spaventata - udì.
Si guardò intorno, ma non vide nessuno.
Devi muoverti più lentamente, se non vuoi che ti attacchi - sentì ancora.
Riuscì a localizzare la direzione da cui proveniva quella voce, così si trovò a scrutare tra i rami sopra la sua testa.
Incrociò lo sguardo di un uomo, che balzò giù in quel preciso momento.
Era incredibilmente alto e snello: non sembrava proprio uno del posto.
Il gatto gli si avvicinò ai piedi e si strusciò, facendogli le fusa.
Non si è spaventata. - affermò Claudel, sospettosa - Stava per attaccarmi -.
Era una nata male, è vero, ma era perfettamente in grado di leggere i segnali del corpo degli animali.
L’uomo rise.
È un gatto, ragazza, non un cane - le rispose.
Il tizio doveva essere fuori di testa.
Si... - disse Claudel, alzandosi e facendo per andarsene - Bene... arrivederci... -
Aspetta un attimo. - la interruppe il tizio - C’è qualcosa che ti turba, non è vero? -
"Si, tu e il tuo stupido gatto pulcioso", pensò lei.
- Assolutamente no! - disse - Anzi, mio padre è appena stato eletto capo clan ed io sto per sposare il capo dei Bastardi delle Terre di Nessuno - aggiunse a scanso di equivoci, nel caso il tizio stesse valutando se fosse o meno il caso di ucciderla -.
Il gatto prese a strusciarsi sulle gambe della ragazza.
- Uhm... - mugolò il tizio, fissandosi le unghie - Immagino che per la figlia nata male di un capo clan dei Barbari delle montagne sia un’ottima prospettiva -.
- Beh, lo è... - si trovò ad ammettere, rammentando le parole di sua sorella - L’alternativa sarebbe stata andare in sposa a qualche popolano senza cane. O rimanere da sola -.
- Uhm... - fu di nuovo il commento dell'uomo - ne sei convinta? -.
- Senti, - disse Claudel, un po' irritata - non so chi sei e neanche da dove vieni. Non so dove sei cresciuto tu, ma qui le cose funzionano così -.
Il tizio alzò lentamente lo sguardo dalle sue unghie e lo posò su di lei.
- Sono Sandros Malamute, - rispose - nato male di Lord Malamute. Sono nato e cresciuto ad Albsiberian -.
Claudel fece un passo indietro.
Un nato male: non se lo aspettava. Non sembrava proprio un uomo del nord.
- Tu... che cosa... -.
- Cosa ci faccio qui?- completò lui - Ho vissuto ad Albsiberian per vent’anni. Sono stato sposato con una nata male, ritardata, della famiglia degli Husky. Poi sono andato via -.
- Sei scappato? - gli domandò Claudel.
- Se vuoi metterla così, si, sono scappato. - rispose - E lungo il mio cammino mi sono reso conto che il cane non è l’unico animale in grado di affiancare un uomo -.
Claudel guardò di nuovo la gatta, che continuava a strusciarlesi sulle caviglie.
- Nessuno può obbligarti a fare nulla. Nessuno può convincerti che l’alternativa siano la solitudine e l’oblio - aggiunse.
Claudel si chinò a carezzare la testa della gatta.
- Puoi tenerla con te, se vuoi - disse infine l’uomo.
- No... - rispose Claudel - no, lei è tua... -
- I gatti non sono di nessuno, - la interruppe - non nascono legati ad un umano, ma sono loro a sceglierselo. Ricorda: non sono cani -.
- All’alba tornerò a Mastiffby - bisbigliò Claudel - e tra un paio di giorni partirò per le Terre di Nessuno. Non posso tenerla con me. La ucciderebbero -.
Sandros sorrise.
-Ecco una buona idea per cavarti d’impaccio! - disse.
-Cosa?? -  chiese Claudel, sconvolta.
-Vieni con me, ragazza. - le disse l’uomo porgendole la mano - Ti spiego io come fare -.



Claudel aveva corso a perdifiato fino al tronco dove si era incontrata con Sandros la prima volta. La pioggia le aveva reso scomoda e ingombrante la veste, e la gatta che teneva in braccio le sembrava più pesante ad ogni passo.
Sandros balzò giù dall’albero, non appena lei lo chiamò.
- L’ho fatto... - disse, mettendo a terra la gatta - l’ho fatto sul serio -.
Aveva voglia di ridere e di piangere allo stesso tempo.
- Chi è stato? - le chiese Sandros, calmo.
- Si chiama Mahori. - rispose senza fiato - È un uomo di un altro clan -.
- Perfetto, - commentò Sandros carezzandole lascivo la testa, proprio come carezzava quelle dei suoi gatti - ora possiamo andare via. Nessuno ti cercherà -.
Le porse la mano.
- Quindi? - le chiese Sandros quando si accorse della sua esitazione - Hai qualche rimorso? -
- Ho mandato una ragazza a morire al mio posto. - disse Claudel, spaventata - E Mahori sarà perseguitato dal clan di mio padre perché, pensano, abbia ucciso la figlia del capo. Inoltre... ci sarebbe il coniglio che ha divorato il cane di Mahori -.
- Il coniglio sarebbe finito, comunque, in uno dei vostri piatti - disse Sandros.
- Ma ha avuto una morte orribile! - rispose Claudel, fingendo di non essersi accorta della sua astensione dai commenti sulla popolana morta e su Mahori.
Sandros le porse nuovamente la mano.
- Lasciati alle spalle i sensi di colpa e i rimorsi, Claudel - le disse.
Claudel non sapeva se sarebbe stata davvero in grado di farlo. Ma a quel punto, non poteva più tornare indietro.
Afferrò la mano di Sandros.
- E abbandona tutti quegli atteggiamenti di lealtà e di fedeltà, tipici del mondo dei cani - la ammonì lui.
- Va bene - rispose Claudel, cercando di convincersi.
Anche perché il mondo dei cani, con i suoi patti di lealtà e fedeltà, con le sue regole e le sue dinastie, le aveva regalato ben poche gioie.
- Andiamo via da qui - concluse Sandros.




Note finali: Claudel è un personaggio realmente esistente, è l’alter ego della mia amica Claudia che è stata la prima persona al di fuori del forum a leggere vala e ad appassionarsi nonostante sia una gattara cinofoba senza speranza. Voleva essere inserita nel mio poema cino-fantasy-epico-cavalleresco-rosa, aveva proposto un continente parallelo abitato da gatti (scordatevelo, NO) in cui lei era un’aliena tettona con i superpoteri o bo non mi ricordo. Invece le avevo rifilato quella parte ingloriosa della ragazza sbranata da Mahori ç___ç
Il titolo geniale di questo... robo... è ispirato proprio da un suo brillante commento ad uno dei capitoli.
Comunque, visto che nel frattempo si è anche laureata questo capitolo extra è dedicato a lei, anche se nella realtà non è così mammoletta anzi è piuttosto cazzuta, è di Carsoli e da quelle parti le ragazze ammazzano i cinghiali a mani nude, per intenderci D:

Ps mi sono chiaramente addentrata in un campo minato, dato che le mie conoscenze sul linguaggio dei gatti iniziano e finiscono con un capitoletto schifido di un libro sul linguaggio dei cani D:
Vabbè tanto pare che ormai questo sia diventato il mio modus operandi quindi sarà quel che sarà D:

Pps grazie sempre alle stesse tre befane D: Maddalena che depedestrizza (non esiste il verbo FUSARE gne gne è____é), Perla che trova nomi barbarci mentre lavora, e Vika che aiuta con trama (perdita di articoli in corso D: )

Baci a tutti :*

Ania




lunedì 14 settembre 2015

Trailer di Valaistus D:




Nel caso in cui qualcuno non lo avesse ancora visto (oltre a vergognarsi) può vederlo adesso (sempre ammesso e non concesso che io sia riuscita ad inserire correttamente il link).
Lo metto separato dal capitolo perché ALMENO FINISCE SOPRA E NON POTETE FAR FINTA DI NON AVERLO VISTO D:

Copio l'introduzione che avevo scritto anche sul forum, perdonatemi ma dopo l'impallamento supremo di poco fa sono stremata D:

"Ok, è una specie di merda (non lo guardate a schermo intero altrimenti vi si suicida il computer D: ) ma tenete presente che sia le immagini che l'audio sono da cellulare e nonostante io sia un genio del montaggio (tra le altre cose D: ) i miracoli non posso farli D:"

... caspita sono parole così profonde... ho fatto davvero bene a riciclarle D:


Ps: poi mi dite perché come video correlato mi appare SEMPRE "Flavia vento fa la spaccata e si rompe il femore". No davvero ditemelo perché io non me lo spiego D:

Baci a tutti 2 :*

mercoledì 11 marzo 2015

Logo in 3D by IlGale

Quanto è cazzuto sto coso da uno a dieci?

Grazie IlGale <3 




Misily e Vega by Misily


La prima fanart di Valaistus <3 

Misily e Vega realizzato da Misily!


Grazie mille! (adesivo piangentissimo)


giovedì 11 dicembre 2014

Logo


Per farmi perdonare per l'estenuante attesa, vi allego il fantastico logo che Perla ha realizzato per Valaistus:




Bello vero? <3 
Io mi sono limitata a ricalcarlo beceramente per realizzare la scritta coatta che vedete sopra :)
Stavolta non si accettano lamentele, anzi fatele i complimenti! 

Ah, e tra poco arriva anche il secondo capitolo :)

giovedì 4 dicembre 2014

VALAISTUS




"Avete presente quando si dice "meglio di così non si può fare?" 
Ecco il vostro "meglio" non è niente a confronto...

Cioè voi nemmeno immaginate cos'è... è un qualcosa che va oltre ogni cosa... proprio che leggete e dite "nooooo", "ma daiiiii!"...
Roba che rimani incollato a leggere 24 h su 24....senza dormire né mangiare....
Altro che Avatar!!!!! 
Qua qualsiasi regista decida di prendere l'opera di Ania ha fatto bingo...miliardi e miliardi di spettatori...
Non vedremo più le solite maschere per il Carnevale...
Non vivremo più il mondo come lo viviamo adesso...
Non faremo più le stesse cose...
NIENTE SARA' COME PRIMA."

Perla di Forumcani


  1. VALAISTUS - work in progress